venerdì 28 gennaio 2011

*C O N D I V I D O E CONDANNO...............*



"Si dice che ci sono problemi più importanti..." - La cosa più pressante per la nostra società e che gli esseri umani abbiano una coscienza più sensibile e giusta, più capace di condividere le esigenze vitali dell'altro: allora tutti i problemi svaniranno. Il problema più importante dell'animale è conservare la propria vita e sfuggire alla reclusione, alla tortura e all'uccisione da parte dell'uomo. C'è forse un problema più pressante e drammatico della vita di miliardi di esseri innocenti, che ogni giorno vengono uccisi? Certo l'interesse del boia non coincide con quello della vittima. Rimandare il rispetto degli animali a quando saranno risolti i problemi umani significa infischiarsene dell'inferno a cui l'uomo li ha condannati. Ma tutto è interconnesso: le guerre ci saranno finché ci sarà gente disposta ad uccidere e finché ci saranno i mattatoi vi saranno le guerre, le malattie umane, la fame nel mondo. « 


http://laverabestia.org/


RINGRAZIO QUESTO SITO PER AVERMI DATO LA POSSIBILITÀ DI INFORMARMI SU TANTE COSE CHE NON CONOSCEVO A SUFFICIENZA E CHE, IN QUESTO MODO, HO DECISO DI ALIMENTARMI IN MODO PIÙ "CONSAPEVOLE E MORALMENTE ETICO" CAMBIANDO QUASI RADICALMENTE LA MIA DIETA!!

Però, per quanto concerne LE IMMAGINI TRAMITE VIDEO, che sono VERAMENTE MOLTO CRUDE, NON HO POTUTO VEDERLI INTERAMENTE E HO DECISO CHE, PER QUANTO ANCORA NON SO, MI INFORMERÒ LEGGENDO QUANTO SCRITTO, IN QUANTO SE UNA PERSONA È TROPPO SENSIBILE, NON È IL CASO (COME SE SI TRATTASSE DI PERSONE UMANE MALTRATTATE, TORTURATE O UCCISE), VEDERE IMMAGINI TANTO FORTI CHE POI RESTANO NELLA MENTE DI GIORNO E A VOLTE DI NOTTE....;
perchê SE UNA PERSONA NON HA COSCIENZA, NON L'AVRÀ NEANCHE SAPENDO O VEDENDO DETERMINATE COSE (MAGARI NON CI CREDERÀ) O, COMUNQUE, RIMARRÀ MENEFREGHISTA COME LO È ORA, PENSANDO CHE, DIETRO A QUESTE SPORCHE COSE, CI SONO UOMINI CHE HANNO UN LAVORO (anche sporco) E CHE, ALLA FINE, OGGIGIORNO QUESTA È LA COSA PIÙ IMPORTANTE!!
IN OGNI CASO, A MIO MODO, CERCHERÒ DI SENSIBILIZZARE PIÙ PERSONE POSSIBILE SU QUESTO PROBLEMA CHE, PER ME, RIMANE FRA I PIÙ IMPORTANTI (e che noi dove abbiamo il POTERE, ABBIAMO IL DOVERE DI DOVER DENUNCIARE PER QUANTO IN NOSTRO POTERE!!)


LA COSA  P R I N C I P A L E  PER ME
E PER TUTTE LE PERSONE DI BUONA VOLONTÀ
È COMUNQUE INFORMARSI E PRENDERE COSCIENZA
DI QUEL CHE SUCCEDE NEL MONDO
(in parte da sempre, in parte no)

PER DIRE  B A S T A
IO NON CI STO PIÙ
VIENI A LIBERARMI...
NON MALTRATTARMI!
NON UCCIDERMI PIÙ!!
http://www.italiacivile.it/liberazione-animale
IN LIBERTÀ...
E NON SONO STATI CREATI
PER ESSERE UCCISI CRUDELMENTE SENZA PIETÀ
SOLO PER DIVENTARE, A LORO INSAPUTA,
DEI CADAVERI PER FINIRE
NEI NOSTRI PIATTI

sabato 22 gennaio 2011

*NON SI PUÒ DIRE DI AMARE GLI A N I M A L I E ACCETTARE IL MACELLO PER MANGIARE LA LORO CARNE O SFRUTTAMENTO*

Gli animali sono esseri senzienti, capaci di provare sensazioni, emozioni, sentimenti,come ben sanno tutti quelli di noi che ospitano in casa un cane o un gatto.
Una mucca non è molto diversa da un cane, da questo punto di vista. Né un maiale è diverso, è un essere intelligente, affettuoso, curioso.
Ma questi animali vengono invece trattati come cose: affinché l'attività di allevamenti, impianti di macellazione e catene di distribuzione risulti economicamente compatibile con i livelli produttivi richiesti dal mercato, è necessario che il prezzo di carne, latte e uova rimanga accessibile per il maggior numero possibile di consumatori.

Per essere sostenibile, la zootecnia chimica e intensiva deve quindi massimizzare i profitti basandosi sul ribasso delle spese. 
In Svizzera gli allevamenti intensivi (dove gli animali vengono allevati in spazi ristrettissimi, senza mai la possibilità di uscire alla luce del sole), sono stati teoricamente aboliti ma esistono ancora condizioni aberranti di detenzione degli animali considerati da reddito dietro all'immagine felice della mucca al pascolo.
Ogni giorno le Protezioni degli animali devono compiere interventi in questo senso. Non dimentichiamo inoltre che molti dei prodotti a base di carne e derivati animali 
che troviamo nei nostri negozi provengono dai paesi dove gli allevamenti intensivi rappresentano il 99% della realtà zootecnica (per esempio nella vicina Italia). 
Da noi (soprattutto in alcune regioni) si vedono ancora vacche al pascolo e polli in libertà ma anche a questi tocca, comunque, la stessa fine degli altri: il macello. Lì, vengono ammazzati senza pietà, senza alcun sentimento di compassione, senza sentire che si tratta di esseri senzienti. Sono solo "capi" da abbattere.

Alle mucche verranno portati via molto presto i vitellini (destinati comunque al macello) per rubare il latte destinato al consumo umano, i polli maschi (improduttivi per le uova) subiscono la stessa sorte, e via dicendo.

I macelli sono sempre nascosti alla vista del pubblico: per potersi nutrire di animali, le persone devono allontanare il pensiero della loro uccisione, ci deve essere separazione tra l'immagine dell'animale vivo nella "fattoria" (che oggi ormai non esiste quasi più ed è sostituita dagli allevamenti intensivi) e la sua carne da infilzare con la forchetta. Se ciascuno dovesse ammazzare da sé gli animali che mangia, sicuramente molti di loro avrebbero salva la vita.

Un altro dato dato che accomuna la Svizzera agli altri paesi è l'incredibile spreco di risorse idriche e vegetali che servono a nutrire e mantenere gli animali, risorse che potrebbero tranquillamente essere destinate al consumo umano (per far ingrassare di un chilo un bue ci vogliono di 11 kg cereali, e questo ovunque!) In alcuni paesi (come l'Amazzonia) questo aspetto ha assunto proporzioni catastrofiche perché si deforesta per far spazio agli allevamenti e perché si é di fronte ad un immenso spreco di risorse che potrebbero alimentare gli esseri umani. Vi consigliamo a questo proposito la lettura dello splendido libro di Jeremy Rifkin (premio nobel per l'economia) Ecocidio.Possiamo vivere benissimo con un'alimentazione corretta vegetariana e vegan e oggi in commercio ci sono sempre più prodotti che soddisfano queste scelte.
Anche se non ci fossero la natura ci offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno, frutta, verdura, cereali, legumi, ecc...

Abbandoniamo i luoghi comuni (smentiti dalla storia e dalla scienza) dell'uomo carnivoro e cambiamo la nostra alimentazione: é il modo più diretto ed efficace per contribuire OGNI GIORNO a salvare la vita degli animali! 
Impariamo a guardare negli occhi senza distinzioni speciste, con serenità e con la coscienza pulita un cane, un gatto, ma anche mucche, maiali o galline!

La scelta vegetariana/vegan ha forti motivazioni (oltre che etiche) anche salutistiche, sociali e ambientali

Per approfondimenti/notizie:http://www.centroanimalista.ch/vegan/vegan.htm

e inoltre:
www.vegfacile.info (in italiano)
Un sito leggero e scorrevole che fornisce un punto di partenza a chi è interessato a passare a un'alimentazione a base vegetale.


www.vegetarismus.ch
 (in italiano, francese e tedesco)
Il sito dell'Associazione svizzera per il vegetarismo.

venerdì 21 gennaio 2011

COLORE, COLORE E ANCORA C O L O R E..............

Color scheme generators

Per Cancellare questo Mondo Grigio,
per Allontanare i Pensieri Neri nella solitudine dell'anima,
per non Pensare alle Brutte Cose che Non posso Cambiare,
a Chi Fa del Male ad altri Esseri Viventi,
Umani, Animali o Vegetali
e allora Mi Rifugio nella Mia Fantasia,
  nella mia Immaginazione
di un Mondo Diverso e Migliore
come Solo dovrebbe Essere.
 
S e m p l i c e m e n t e

Vorrei Ridipingere Ogni Cosa
di Rosa, di Giallo e di Viola
se Solo Potessi Dare una Svolta a questo Mondo
che ha Solo Bisogno di Colore
 
e di una Nuova Anima...........


* A Tutte le BELLE ANIME su questo Pianeta chiamato Terra....*



senza distinzione di ETÀ, SESSO, COLORE O RAZZA, UMANO, ANIMALE O VEGETALE...

l'ANIMA è forse l'ESSENZA PIÙ BELLA DI OGNI COSA.............
peccato a volte la sporchiamo o sporchiamo quelle di altri esseri viventi.

mercoledì 19 gennaio 2011

*UN PADRE, (GIORNALISTA E SCRITTORE), UNA FIGLIA MALATA CHE AMA*


Caterina – Diario di un padre nella tempesta

Caterina - Diario di un padre nella tempestaQuesto è il testo che compare nella terza di copertina del libro:
“Cosa provano una madre o un padre di fronte a una figlia distesa su un letto, immobile, nell’impotenza di svegliarla, non si può dire. L’angoscia e la paura di quello che potrebbe essere non hanno limiti e bisogna subito rifugiarsi nel presente e nell’implorazione alla nostra buona Madre, che può tutto e che ci ama.”
Settembre 2009, Caterina, ventiquattro anni, la figlia maggiore di Antonio Socci, è in coma dopo un arresto cardiaco. Attorno a lei e alla sua famiglia si crea una straordinaria catena di solidarietà e di preghiera, uno spettacolo di fede e amore offerto non solo dagli amici, ma anche dai numerosi lettori del blog di suo padre. Fra di loro molti sono atei e agnostici, eppure l’esperienza di Caterina spinge queste persone a riscoprire il significato e il valore della preghiera, a ritrovare il senso di una fede perduta o lasciata in disparte. È un piccolo grande miracolo, che questa ragazza compie inconsapevolmente dal suo letto d’ospedale: la sua sofferenza si traduce in un messaggio di luce per la vita dei tanti che — nei fatti o con il pensiero —le sono vicini.
Ma sono soprattutto i suoi genitori e gli amici più cari che, giorno dopo giorno, malgrado la durezza della prova a cui sono sottoposti, si affidano con ancora maggior certezza a Gesù Cristo. Il loro è un atto di fede che ottiene presto segni di speranza: il cuore di Caterina riprende a battere da solo e il suo respiro non ha più bisogno di macchine. Di lì a poco, in una sera del gennaio 2010, mentre sua madre le sta leggendo un divertente passo del Giovane Holden, Caterina si lascia andare a una bellissima e contagiosa risata. Da quel giorno, un po’ alla volta, riprende conoscenza e intraprende un faticoso cammino di riabilitazione, sia pure pieno di incognite. In questo suo coinvolgente diario, Socci ci mostra che con la fede (nella presenza viva di Gesù fra noi) e la preghiera possiamo trovare un aiuto straordinario per superare i momenti più drammatici della vita.

venerdì 14 gennaio 2011

"L'UOMO È DAVVERO "LA BESTIA"......(dovevo saperlo prima!!)"

...e ci sono persone che possono TUTTI I GIORNI FARE QUESTO LAVORO:
ASSASSINI!!!! Pulcini maschi che vengono eliminati subito perchè inutili e pulcini femmine
con destino segnato come galline da batteria costretti solo a riprodursi in cattività e inoltre gli tagliano il becco procurano un grande dolore oltre che un grande shock e influendo così sul loro comportamento futuro!

POVERI PULCINI E FUTURE GALLINE!!!!

*VUOI A B O L I R E LA VIVISEZIONE?..........*

firma qui..
magari qualcosa un Giorno succederà...



Abolizione della vivisezione didattica

*Una Scelta S p i r i t u a l e*

Vip - Associazione Culturale ViviamoInPositivo
Comicoterapia

Uniti per
crescere
insieme

Vegetarianesimo

Una scelta spirituale

di Annalisa e Giampiero Cara

Non mangiare carne non è soltanto, né soprattutto, una questione di salute. Si tratta, piuttosto, di una questione d'amore: per gli animali e per la Terra, senza dubbio, ma anche per noi stessi. Come è possibile, infatti, espandere il proprio livello di consapevolezza, comprendere l'unità del tutto, rimanendo insensibili all'uccisione di tanti nostri meravigliosi "fratelli minori"?
Negli ultimi tempi si sente parlare sempre di più del vegetarianesimo (o vegetarianismo o vegetarismo). Spesso chi propugna la dieta vegetariana, ossia priva di cibi provenienti dall'uccisione di animali, lo fa sostenendo che mangiar carne fa male alla salute.

I motivi ecologici e di salute

Si tratta di una tesi avallata, in effetti, anche dalla scienza ufficiale, secondo cui chi mangia soprattutto alimenti vegetali è molto meno esposto a malattie dell'apparato cardiovascolare, a tumori, ipertensione, diabete. Ciò accade, secondo molti studiosi, soprattutto perché l'uomo, per le sue caratteristiche fisiologiche affini a quelle delle scimmie e assai diverse da quelle degli animali carnivori, non è onnivoro bensì frugivoro, ossia predisposto ad un'alimentazione a base di frutti e semi.
Esistono dei motivi ecologici altrettanto validi a favore del vegetarianesimo, tra cui gli enormi sprechi di risorse necessari per mantenere gli allevamenti intensivi di "bestiame da macello", condotti con criteri disumani, nonché la distruzione di foreste millenarie e di terreni fertili, soprattutto nel Terzo Mondo, per creare pascoli.
Tuttavia, al di là di queste motivazioni che fanno già del vegetarianesimo un'alimentazione benefica per tutto il Pianeta, è importante notare che il primo motivo, sia dal punto di vista cronologico sia per importanza, per cui è nato e continua ad esistere il vegetarianesimo è un motivo di carattere spirituale, morale, religioso.

I motivi dello spirito

Da sempre, i più grandi saggi e illuminati della storia raccomandano a chi segue un cammino di evoluzione interiore di non mangiare carne. Vediamo perché.
Uno dei pilastri comuni a tutte le grandi religioni della Terra è rappresentato dalla compassione verso ogni essere vivente, da cui consegue il divieto di uccidere. In effetti, nella religione cristiana, il celebre quinto comandamento non pone limiti in questo senso: non dice "Non uccidere gli esseri umani".
Anzi, in realtà, la sua traduzione letterale dall'ebraico equivale a "Non commettere alcun genere di uccisione". Questo perché il Cristianesimo -- come il Buddhismo, l'Induismo, l'Islamismo e l'Ebraismo -- è una religione che, alle origini, faceva del vegetarianesimo uno dei fondamenti della sua dottrina.
Certo, ormai la maggior parte dei sacerdoti di queste religioni (tranne il Buddhismo e l'Induismo) tollera se non addirittura incoraggia l'uccisione di animali e il consumo delle loro carni. Ma forse è il caso di riflettere su quanto disse il Buddha nel Dhammapada: "In futuro, alcuni sciocchi sosterranno che io ho dato il permesso di mangiare carne, e che io stesso ne ho mangiata, ma io non ho permesso a nessuno di mangiare carne, non lo permetterò ora, non lo permetterò in alcuna forma, in alcun modo e in alcun luogo. E' incondizionatamente proibito a tutti".

Abbiamo già accennato al motivo di tanta severità: "Mangiare la carne", spiegava ancora il Buddha, "spegne il seme della grande compassione". Pertanto, se si desidera avvicinarsi a Dio, che è compassione e amore perfetti, non si può non coltivare in sé questi sentimenti. E aggiunge il Buddha: "E' per sfuggire alle sofferenze della vita e per raggiungere la perfezione mistica che si pratica la meditazione.
Ma perché infliggere sofferenza agli altri, quando noi stessi cerchiamo di evitarla? Se non riuscirete a controllare la mente in modo da aborrire anche solo il pensiero di un atto brutale e dell'uccidere, non sarete mai in grado di sfuggire ai legami della vita di questo mondo. Come può colui che cerca, che spera di imparare a liberare gli altri, vivere della carne di esseri senzienti?"
Anche nei Veda, i testi sacri dell'Induismo, si possono leggere migliaia di ingiunzioni a non consumare carne, perché "si diventa degni della salvezza quando non si uccide alcun essere vivente". E non solo non lo si uccide, ma non lo si mangia neppure. Infatti, nei Veda si sostiene che è necessario astenersi dall'ingerire qualsiasi genere di carne, perché tale cibo implica sempre l'atto di uccidere e crea legami karmici. "Chi uccide gli animali", concludono impietosamente i Veda, "non può provare piacere nel messaggio della verità assoluta".
Secondo i Veda, insomma, l'uomo dovrebbe scorgere lo stesso principio della vita in tutti gli esseri viventi. E infatti, questi testi sacri descrivono incarnazioni di Dio in varie forme non umane, tra cui il pesce , il cavallo, la tartaruga, il cinghiale.
Il vegetarianesimo e le religioni del mondo
"La filosofia dei Veda", scrive il professor Steven Rosen nel suo illuminante libro "Il vegetarianesimo e le religioni del mondo" (Gruppo Futura), riconosce appieno agli animali la capacità di raggiungere stati di spiritualità elevata. Si tratta di una tradizione religiosa che non promuove soltanto il vegetarianesimo, ma anche l'uguaglianza spirituale di tutti gli esseri viventi. Il vegetarianesimo non è altro che la conferma di questa consapevolezza: tutti gli esseri viventi sono spiritualmente uguali".
Anche il Corano esalta la compassione e la misericordia di Allah -- chiamato al-Raham, ovvero "l'infinitamente misericordioso" -- nei confronti di tutti gli esseri da lui creati, senza eccezioni. Lo stesso profeta Maometto, che era vegetariano e amava gli animali, disse: "Chi è buono verso le creature di Dio è buono verso se stesso".
Per quanto riguarda l'Ebraismo, nella Genesi l'alimentazione prescritta all'uomo è chiaramente vegetariana: "Ecco vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto che produce seme: saranno il vostro cibo" (1, 29). E ancora nella Genesi si legge: "Non dovreste mangiare la carne, con la sua vita, che è il sangue". E infatti, il popolo d'Israele si mantenne vegetariano per dieci generazioni, da Adamo a Noè.
Dopo che il diluvio universale ebbe distrutto tutta la vegetazione, Dio diede al suo popolo il permesso temporaneo di mangiare carne. Poi, per ristabilire l'alimentazione vegetariana, quando gli israeliti lasciarono l'Egitto, Dio fece cadere su di loro la manna, un alimento vegetale adatto a nutrirli durante il loro duro viaggio. Ma poiché gli israeliti continuavano a chiedere con insistenza la carne, Dio gliela diede, insieme però ad una peste fatale che colpì tutti coloro che ne mangiarono.
Per quanto riguarda il Nuovo Testamento, e quindi il Cristianesimo, l'insegnamento di Gesù Cristo è stato a tal punto censurato nelle numerose traduzioni e revisioni dei Vangeli che sono quasi sparite le tracce della sua compassione e del suo completo amore per tutte le creature viventi, che si esprimevano anche nel non mangiare carne di alcun tipo, in armonia con la tradizione degli Esseni.
Infatti, in un "Vangelo secondo Giovanni" tramandato dagli Esseni e dalle Chiese cristiane d'Oriente ma rifiutato dalla Chiesa ufficiale, Cristo è un profeta che insegna l'assoluta non-violenza nei confronti degli animali e vieta esplicitamente ai suoi discepoli di mangiare carne: "Mangiate tutto ciò che si trova sulla tavola di Dio: i frutti degli alberi, i grani e le erbe dei campi, il latte degli animali ed il miele delle api. Ogni altro alimento è opera di Satana e conduce ai peccati, alle malattie ed alla morte".
I primi cristiani, infatti, erano rigorosamente vegetariani. E lo erano anche i vari Padri della Chiesa, come San Giovanni Crisostomo, San Girolamo, Tertulliano, San Benedetto, Clemente, Eusebio, Plinio e molti altri. Ma quando il Cristianesimo volle diventare la religione di Stato dell'Impero Romano, durante il concilio di Nicea vennero radicalmente alterati i documenti cristiani originali, per renderli accettabili all'imperatore Costantino, che alla carne non voleva rinunciare.
Così, per convertirlo, i "correttori" nominati dalle autorità ecclesiastiche eliminarono dai vangeli qualsiasi riferimento al non mangiare carne: tradussero con il termine "carne", per ben diciannove volte, il termine greco originale "cibo" e scelsero la versione "dei pani e dei pesci" a quella, contemporanea a Cristo, del miracolo della "moltiplicazione dei pani e della frutta" (va detto, comunque, che neanche i pesci della seconda versione dovevano essere veri e propri pesci, bensì frittelle di alghe molto comuni tra il popolo ebraico all'epoca).
Pertanto, le persecuzioni dei cristiani proseguirono anche sotto Costantino, ma a subirle furono solo quelli che si ostinavano a non mangiare carne.
In seguito, i santi cristiani sono stati in gran parte vegetariani. Basti pensare al più famoso di tutti, San Francesco, il quale, nel suo amore per tutte le creature viventi, si nutriva esclusivamente di pane, formaggio, verdure e acqua di fonte.

I vegetariani nella storia

Ma anche molti dei più grandi geni della storia hanno scelto la via del vegetarianesimo, come dimostra un esauriente excursus compiuto dal giornalista ed esperto di alimentazione Nico Valerio nel suo libro Il piatto verde (Mondadori).
Nel VI secolo a.C., per esempio, il grande filosofo e iniziato Pitagora predicava, nella sua scuola di Crotone, il vegetarianesimo più stretto. I pitagorici aborrivano qualsiasi forma di uccisione e si astenevano dal mangiare "esseri animati", per raggiungere quello stato di purezza e di ascetismo che per loro rappresentava il massimo grado dell'iniziazione, ossia una condizione che permette all'uomo di liberarsi dalla prigione del corpo e di riacquistare la sua originaria condizione divina.
Rimanendo nell'antica Grecia, nella Repubblica di Platone, Socrate espone a Glaucone l'alimentazione ideale per gli uomini della città del futuro: focacce di frumento e orzo, olive, formaggio di capra, cipolle, legumi, dolcetti di fichi, bacche di mirto, ghiande arrosto e un po' di vino. Ma Glaucone vuole la carne, e allora Socrate, anticipando i motivi ecologici del vegetarianesimo, gli spiega che, per mangiare carne, "avremo bisogno di molti maiali e di guardiani, e poi saremmo costretti a ricorrere più spesso ai medici. E gli allevamenti richiederanno spazi nuovi, sottraendo terreno all'agricoltura. Così, la città sarà costretta ad invadere i paesi vicini ed a fare la guerra" (questo collegamento tra alimentazione carnea e guerra fu visto anche da Pitagora, il quale sosteneva che "finché gli uomini massacreranno gli animali, si uccideranno tra di loro").
Nel secondo secolo dopo Cristo, lo storico greco Plutarco diceva a chi si cibava di carni: "Se tu affermi di essere nato per questo tipo di alimentazione, quando vuoi mangiare un animale prima uccidilo tu stesso, ma fallo servendoti solo delle tue forze, non di armi. Come i lupi, gli orsi e i leoni uccidono da sé ciò che mangiano, ammazza un bue a morsi o sbrana con la bocca un maiale, un agnello o una lepre e, gettandoti su di loro, divorali mentre sono ancora vivi, come fanno quelle belve. Ma se aspetti che la tua preda diventi cadavere e la presenza dell'anima vitale ti fa esitare a gustarti la carne, perché contro natura ti nutri di ciò che è animato?"
Leonardo Da Vinci, genio vegetariano del nostro Rinascimento, si lamentava che "i nostri corpi sono sempre più le tombe degli animali". E profetizzava: "Verrà il giorno in cui gli uomini considereranno l'uccisione di un animale come oggi considerano l'assassinio di un uomo".
Nel '600, il grande illuminista J.J. Rousseau osservava che gli animali carnivori sono più crudeli e violenti degli erbivori, e perciò la dieta vegetariana rende l'uomo meno aggressivo.
Nel '700, il celebre politico e scienziato americano Benjiamin Franklin definiva il mangiar carne "un delitto ingiustificato". Era diventato vegetariano a sedici anni perché si era accorto che "apprendeva più in fretta e aveva maggior acume intellettuale".
Nell'800, il poeta romantico inglese P.B. Shelley vagheggiava un mondo ideale in cui "l'uomo non uccide più l'agnello dai dolci occhi e ha smesso di divorare le carni macellate, che per vendetta delle violate leggi di natura sprigionavano nel suo corpo putridi umori".
Nel 1885, si converte al vegetarianesimo anche lo scrittore russo Lev Tolstoi, un ex cacciatore che divenne convinto assertore della non-violenza. "Mangiar carne", scriveva, "è immorale perché presuppone un'azione contraria al sentimento morale, quella di uccidere. Uccidendo, l'uomo cancella in se stesso le più alte capacità spirituali, l'amore e la compassione per le altre creature".
Nel nostro secolo, sono stati vegetariani grandi uomini come il musicista e medico filantropo Albert Schweitzer, premio Nobel per la pace nel 1952, o come un altro premio Nobel, il Mahatma Gandhi, il quale sosteneva che "la carne non è alimento adatto alla nostra specie".
Anche il più grande scienziato del '900, Albert Einstein, sosteneva che "la scelta di vita vegetariana, anche solo per i suoi effetti fisici sul temperamento umano, avrebbe un'influenza estremamente benefica sulla maggior parte dell'umanità".

*Destinati alla VIVISEZIONE.................*


UNA BUONA NOTIZIA TRA TANTE BRUTTE,
36 CANI BEAGLE LIBERATI
E COSTRETTI A VIVERE IN CONDIZIONI IGIENICHE PIETOSE
ma LA FINE DELLA LIBERAZIONE
MOSTRA A COSA ANDAVANO INCONTRO..........
(visto solo in parte perchè DAVVERO MI FA TROPPO MALE)
GRAZIE AD UN'ORGANIZZAZIONE ANIMALISTA SPAGNOLA
(neanche quando sono moribondi e in agonia e soffrono molto
li fanno addormentare..)
VENGONO USATI COME MERCE DA SPERIMENTARE
FINO ALLA FINE..................



Noi siamo ancora "DEGNI" DI ESSER CHIAMATI ESSERE UMANI?????? Io non credo.
"Signore ti prego di voler giudicare questi esseri senza scrupoli quando sarà l'ora
o di dar loro una morte atroce quanto LE SOFFERENZE INFLITTE A QUESTI POVERI ANIMALI CHE NORMALMENTE DOVREBBERO STARE NELLE NOSTRE CASE COME ANIMALI DOMESTICI, ALLEVATI CON AMORE E RISPETTO IN PIENA LIBERTÀ!! 

GRAZIE A CHI L'HA DETTO:
Per me la vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano. Sarei restio ad ammazzare un agnello per sostenere il corpo umano. Trovo che più una creatura è indifesa, più ha il diritto ad essere protetta dall'uomo dalla crudeltà degli altri uomini. Ma colui che non è degno di tale opera non può offrire protezione.
Per riuscire a vedere faccia a faccia lo Spirito della Verità, universale e onnipresente, bisogna riuscire ad amare la più modesta creatura quanto noi stessi. 

[M.K. Gandhi, "La mia vita per la libertà - L'autobiografia del profeta della non violenza"]
 

mercoledì 12 gennaio 2011

* IL PIANTO DEL TORO...............*



PENSAVATE CHE LORO NON PIANGESSERO??

Eccovi accontentati.........
(ci sono tanti altri video che se non fossi TROPPO SENSIBILE su queste questioni e
NON STAREI TROPPO MALE li guarderei TUTTI INTERAMENTE
ma solo per SAPERE ANCORA DI PIÙ TUTTO QUEL CHE SUCCEDE,
ma non chissà dove nel mondo ma alle nostre latitudini o nella vicina Italia,
dove vivono in uno schifo, in mezzo allo sporco, senza nessuna condizione igienica
e dove si ammalano...)
NON CE LA FACCIO,
NON CE LA FACCIO DAVVERO PIÙ
A MANGIARE LA LORO CARNE E FAR FINTA DI NON SAPERE,
DI NON AVER VISTO O SENTITO............
NO........LA MIA COSCIENZA GRIDA URLA DI DOLORE,
PER LORO,
PERCHÈ NON MERITANO UNA VITA COSÌ, UNA FINE COSÌ..
i miei occhi han visto già troppo, le mie orecchie sentito già troppo...
AMAVO LA CARNE SI ma SOLO COL PALATO
MA SPESSO EVITAVO DI "PENSARE" A COME FINIVA NEL MIO PIATTO
A DIRMI CHE SAREBBE STATO TROPPO DIFFICILE RINUNCIARCI
E CHE TANTE PERSONE CHE CONOSCO
(compresi i miei conoscenti)
MI DICEVANO, MA LA CARNE SERVE, L'UOMO È "CARNIVORO"...
E ORA INVECE RIESCO ANCORA DI PIÙ A FARLO
 "SENTO" TROPPO LA SOFFERENZA DI QUEI POVERI
VITELLI, MUCCHE, MAIALI, CONIGLI E ALTRI ANIMALI
che già soffrono per altre ragioni
(VIVISEZIONE O ALLEVAMENTI PER PELLICCE).
ORA È VENUTO DAVVERO IL MOMENTO DI  DIRE
BASTA
(e in nome loro che tanto amo e che loro vorrebbero solo amarci e rispettarci;
farò il possibile per non mangiare più carne...

LA LORO CARNE INSANGUINATA
DALLA MANO DELL'UOMO!!

martedì 11 gennaio 2011

*Povera CARNE da MACELLO..............*

GERMANIA
Diossina, alti tassi di contaminazione nella carne di maiale


Articolo
BERLINO - Alti tassi di contaminazione da diossina sono stati rilevati per la prima volta nella carne di maiale in Germania: lo ha reso noto oggi ad Hannover il portavoce del ministero dell'Agricoltura della Bassa Sassonia, la regione tedesca più colpita dallo scandalo.
Ats Ansa