Senza pelle, senza più un'anima, triste, in un mondo che va troppo di corsa, senza più tempo
egoista, che non vede più nulla,
chi soffre, chi resta indietro,
se non il suo profitto.
Tutti soli dentro ad una prigione,
magari di sbarre dorate,
ma non voliamo più, non osiamo più.
Trascinati solo dagli eventi,
nascosti dietro ad un computer diventiamo degli automi,
in balia del vento dell'abitudine o della pigrizia.
Gli amori che nascono, belli e teneri
son destinati a finire troppo presto,
consumati dal niente, dall'usura del tempo o da altre cose.
Ma non c'importa più di nulla,
neanche di ascoltare, di capire, di dare un sorriso a chi ne ha bisogno.
Troppo presi da noi, dalla nostra vita, che vita più non è.
Neanche del volo di un gabbiano ci accorgiamo,
e di un cielo azzurro che ci guarda da lassù.
-.-