Un concentrato di sofferenza
Il foie gras è il fegato di oche ed anatre gonfiato in modo abnorme a seguito di un metodo d’alimentazione denominato “gavage” (ingozzamento) che causa in questi animali l'insorgere di una malattia del fegato denominata steatosi epatica. Il trattamento dura dalle 2 alle 4 settimane durante le quali viene sparata direttamente nel gozzo degli animali, dalle 3 alle 8 volte al giorno, una palla di mais cotto e salato del peso di circa 400/500 grammi (come se una persona del peso di 80 Kg fosse costretta a mangiare 20 Kg di spaghetti al giorno). L’ingozzamento viene praticato attraverso un tubo metallico di circa 28 cm che viene infilato nella gola causando, tra l'altro, lesioni e fratture del collo e lesioni del gozzo con conseguenti infezioni, soffocamenti.
In Italia, nel 1996, sono stati importati quasi 10.000 Kg di fegato d’oca “trattato”; si può stimare intorno alle 25.000 il numero di oche torturate ed uccise all’estero ogni anno per soddisfare i palati italiani e più o meno altrettante sono quelle che subiscono la stessa sorte negli allevamenti nostrani. Dal 1° gennaio 2004 questo crudele sistema di ingozzamento sarà vietato in Italia grazie al Decreto Legislativo 146 del 2001 ottenuto grazie alle nostre iniziative. Dovremo continuare però l'azione d'informazione per evitare che gli animali francesi, belgi, ungheresi o israeliani continuino a morire sotto questa atroce barbarie. Il foie gras viene consumato "al naturale", semplicemente bollito, oppure usato per la preparazione del "paté".
Cos' e' la steatosi epatica ?
Il sovraccarico lipidico (grasso accumulato in eccedenza) che si verifica a causa dell'eccessiva alimentazione viene aggravato dall'impossibilità di movimento imposta dalle gabbie in cui sono costrette oche ed anatre durante il gavage. Questa patologia - definita "da aumentato apporto" - sarebbe reversibile se non fosse che il prolungato trattamento, finalizzato appunto alla produzione del foie gras, la porta ad estreme conseguenze ed è spesso causa di morte dovuta ad emorragie con conseguente versamento di sangue nella cavità addominale. La steatosi epatica è dovuta ad una eccessiva quantità di grasso depositato nel fegato, che aumenta di volume e di peso dalle sette alle dieci volte; le conseguenze per l'animale sono devastanti e si manifestano con fenomeni quali asfissia, convulsioni, attacchi cardiaci, cirrosi fino ad arrivare in alcuni casi alla morte.
Gli allevamenti
Le oche e le anatre destinate alla produzione di foie gras vengono confinate in gabbie di rete metallica delle dimensioni di 25 x 15 centimetri dove é impossibile il movimento e dove sono negate le più elementari esigenze naturali. Ingrassando non riescono più neanche ad infilare la testa attraverso la rete e ciò le costringe a vivere costantemente curve. Nel caso degli allevamenti in "parchi collettivi" - da 15 a 20 animali in circa 3mq - si rimedia all'aggressività dovuta allo stress ed alla paura con lo sbeccamento ed il taglio delle unghie all'età di 2 settimane. Il becco é il principale organo di senso di questi animali e la sua mutilazione provoca sofferenze per tutta la vita. I maschi producono un fegato di "migliore qualità", per cui ogni anno diversi milioni di anatroccoli femmine vengono eliminati in macchine frantumatrici o soffocati dentro grandi sacchi. L'uccisione delle oche e delle anatre avviene per immersione in un bagno di acqua elettrificata. Durante l'immersione gli animali si dibattono in modo convulso e le sofferenze proseguono fino al momento dello sgozzamento.
Cosa puoi fare tu:
- non acquistare e non mangiare foie gras; - richiedici volantini informativi e dovunque venga offerto il foie gras;
- chiedi ai ristoratori che lo propongono di eliminare il foie gras dal loro menu;
- scrivi ai responsabili dei supermercati chiedendogli di non vendere più foie gras;
- scrivi alla stampa locale informando sulla produzione del foie gras e chiedendo la divulgazione delle notizie;
- segnalaci le aziende che lo producono e le grandi catene di distribuzione che lo propongono;
- sostieni le iniziative sviluppate da LAV ed EAR a livello nazionale ed europeo per far cessare questa forma di sfruttamento e tortura degli animali.
Responsabile Campagna Foie Gras: Marco Francone: m.francone@infolav.org
tratto da www.infolav.org
QUALCOSA TUTTI DOBBIAMO FARE
RispondiEliminaSE VOGLIAMO ESSER FIERI DI ESSERE ANCORA DELLE
PERSONE CHE MERITANO DI ESSER CHIAMATE TALI.
Ognuno nel suo piccolo per quel che può,
basta un gesto, basta un'iniziativa,
non servono GRANDI COSE PER INIZIARE,
MA BISOGNA ESSERE UNITI A DENUNCIARE QUELLO CHE
VA MALE, QUEL CHE È MARCIO NELLA NOSTRA SOCIETÀ SE VOGLIAMO CHE QUALCOSA, NEL TEMPO, MIGLIORI.
NON CHIUDIAMO OCCHI E ORECCHI PER STAR MEGLIO "CON NOI STESSI"...NON SAREMO MEGLIO DI CHI SI COMPORTA MALE SE "LASCIAMO CHE ACCADA" senza muovere un dito.
PUNTO.