http://www.all4animals.it/2013/10/31/adozione-del-cuore-io-sono-tris-il-dimenticato-da-dio-e-dagli-uomini/
Io sono Tris, il dimenticato da Dio e dagli uomini Tris ha 14 anni, anche se non li dimostra perché ha l’anima di un bambino che ancora si stupisce di una carezza, di un gesto di gentilezza.
Il suo cuore che si emoziona per un nonnulla è malato: la cardiopatia di Tris, tuttavia, sarebbe facilmente gestibile all’interno di una famiglia normale. Basta infatti somministrargli le sue medicine. Tris è uno dei tanti cani da caccia con un passato sfortunato e un presente da invisibile. Questo adorabile epagneul breton è stato portato in canile quando aveva dodici anni. Non che la sua vita, prima, fosse stata tanto diversa: la sua intera esistenza l’aveva infatti trascorsa nel serraglio di un cacciatore, che poi era deceduto. Il figlio del proprietario di Tris aveva dapprima cercato di svendere il cane, ma lui non era più bravo a cacciare e così, infine, ha deciso di disfarsene portandolo in canile. Nessuno ha avuto pietà per l’età avanzata di Tris, né per la solitudine che aveva sempre patito, né per la sua patologia. Tris è un cane dolce e molto affettuoso. È discreto e non ha bisogno di farsi notare. Siccome non ha mai avuto nulla, per lui anche il poco è più che sufficiente e sa accontentarsi: gli basta un pezzetto di giardino, una passeggiata, una carezza per sorridere. Crediamo sia facile immaginare che questa creatura dolcissima darebbe qualunque cosa per trascorrere quel che rimane della sua esistenza da invisibile potendo dormire, la notte, in una cuccia calda e potendo trascorrere le giornate assieme a qualcuno che lo ami. Tris è adatto a chiunque: non tira al guinzaglio, sa stare da solo e non abbaia, gradisce persino andare in automobile. Tuttavia, siccome la sua età e la sua patologia non permettono un intervento di castrazione, sarebbe opportuno che Tris non vivesse assieme ad altri cani o gatti perché tende ad agitarsi tanto, e il suo cuore si affatica. Di recente, Tris ha avuto bisogno di una terapia ed una convalescenza piuttosto lunghe. Tris ha avuto la fortuna, nella malasorte, di poter trascorrere alcune settimane a casa di una volontaria. Era rinato. Sembrava ringiovanito di dieci anni. Forse credeva che avrebbe potuto rimanere in quella casa per sempre. Quando è tornato in canile, una volta guarito, Tris si è spento nell’anima. Guardarlo all’interno del suo box, dietro le sbarre, spezza il cuore: è evidente dai suoi occhi tristi che crede che per lui non ci sarà mai alcuna possibilità. Vi chiediamo con tutto il cuore di aiutarlo a credere diversamente: presto le temperature scenderanno precipitosamente e non basterà l’amore dei volontari per scaldare il suo corpo e la sua solitudine. Non vogliamo che questo sia l’ennesimo inverno che Tris trascorre in una gabbia: dodici in un serraglio e due in canile non sono una punizione più che sufficiente, soprattutto per un innocente che ha la sola colpa di essere anziano? Qualche giorno fa, in canile è arrivato un cucciolo della stessa razza di Tris. In ventiquattr’ore ha ricevuto decine di richieste di adozione. Tris, invece, non l’ha guardato nessuno. È ora di dimostrargli che non tutti gli esseri umani sono così superficiali e insensibili. Per chiedere informazioni su Tris scrivete una mail all’indirizzo adozioni@milanozoofila.org oppure telefonate al numero 338 1929698. Non vogliamo che questo sia il suo ultimo inverno. Vogliamo che conosca qualcosa di diverso da un cielo a strisce.
Per favore, aiutateci a condividere il suo appello.
Foto: Tris (fonte Milano Zoofila su Facebook).
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