giovedì 29 settembre 2011

*QUANDO LA POVERTÀ TI COSTRINGE A...*


10 minuti di sesso con una minorenne costano poco meno di 1 euro. E anzi, “10 minuti di sesso a soli 1.99 reais” è proprio lo slogan con cui vecchi edifici fatiscenti del centro propongono agli impiegati una pausa lavoro a luci rosse.
La realtà delle donne di strada in Brasile comincia presto. Prestissimo. Già a 6 anni, se sei nata in uno di quelle favelas dove da decenni non batte il sole, si può essere schiavi del crack, la nuova droga dei poveri: 2 reais per 2 spinelli. E sei già dentro per sempre.
Lungo la linea del treno, nei pressi della Central do Brasil, vivono ladruncoli, travestiti in erba, spacciatori e anche baby-confezionatori di droga per 50 reais al mese, prostitute, trafficanti e sfruttatori. Un mondo che cresce a dismisura alla luce del giorno.
Rio si prepara alle Olimpiadi del 2016, e prima ancora ai Mondiali del 2014, mandano i carriarmati in favela per stanare e costringere all’evacuazione i narcotrafficanti, ma non ha iniziative altrettanto forti per combattere il traffico di esseri umani e lo sfruttamento sessuale delle minorenni.
Su questo è stato faticosamente costruito il Programma La Strada delle bambine per cui lavora oggi una rete di associazioni specializzate nel lavoro di strada, alla rieducazione delle giovani prostitute, nell’assistenza legale alle vittime del traffico, alla sensibilizzazione dei più piccoli nelle scuole.
Il progetto “La strada delle Bambine” è sostenuto dalla Ong“ProgettoMondo Mlal”, nata a Verona nel 1966, e promuove attività indirizzate a bambine e ragazze in condizioni di marginalità e a rischio di coinvolgimento nei fenomeni di prostituzione nell’area metropolitana della Grande Rio, affinchè possano inserirsi nel tessuto urbano con una professionalità tale da impedire loro di ricadere vittime del mondo dello sfruttamento sessuale.
Lo Stato di Rio è considerato il secondo Stato al mondo per denunce di abusi e sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti (aumentate del 57,9%).
Per contribuire a riportare luce nel buio di tante piccole esistenze, Adotta 1 favela brasiliana con l’associazione ProgettoMondo Mlal.
Donazioni su Banca Popolare Etica Iban IT 66 G 05018 12101 000000512855
Progetto La Strada delle bambine – Rio de Janeiro, Brasile -
Videotestimonianza della cooperante a Rio de Janeiro, Enrica Carnevali
http://www.gaiacichiama.it/2011/01/04/quanto-vale-1-bambiba-di-favela/

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su RAI 3 sto vedendo un servizio molto raccapricciante sul PROBLEMA DELLA POVERTÀ DI BAMBINE CHE DEVONO CRESCER TROPPO PRESTO PER PROSTITUIRSI PER POTER MANGIARE E MAGARI AIUTARE LA FAMIGLIA. QUANDO LA FAME E LA MANCANZA DI TUTTO TI COSTRINGERE A VENDERE IL PROPRIO CORPO È DAVVERO ANCORA GIUSTIFICATO!!!
VIVONO NELLA MISERIA PIÙ TOTALE :((
e se restano incinte di un uomo, lui poi le abbandona e sono ancora più obbligate a fare "il mestiere" oltre che a denigrarle sempre di più. UNA VERA SCHIFEZZA.
Ho pure visto un bambino che piangeva perchè la sua mamma doveva andare via a "lavorare" e lui restava solo; bambini che non hanno NULLA.

2 commenti:

  1. ..SE VUOI E PUOI ADOTTARE UNA BAMBINA A DISTANZA FALLO LÌ..NON SOLO LÌ SUCCEDONO QUESTE COSE MA COMUNQUE HAN BISOGNO.
    Io se potessi finanziariamente lo farei!!!
    ADOTTARE A DISTANZA, AIUTARE UNA VITA NEI BISOGNI PRIMARI, MANGIARE, AVERE UN TETTO, ANDARE A SCUOLA E POI AVERE UN LAVORO ONESTO.
    E POI IN ALTRE PARTI DEL MONDO (Svizzera compresa), si sentono POVERI perchè non hanno l'IPHONE..ma va...............

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  2. ..e da qui GRAZIE A CHI OPERA NELLE ASSOCIAZIONI A FAVORE DEI POVERI EMARGINATI, COME LA DONNA CHE PARLA NEL VIDEO. Buonanotte..........

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